Breve Storia dell’Associazione Vela e Salute Onlus (a cura di Leopoldo Ruggiero)
Nella primavera del 2009 in occasione di un incontro casuale con alcuni amici appassionati di vela si cominciò a chiacchierare sulle caratteristiche di tale sport e notai che ne parlavano con competenza e passione.
Io, che per lavoro mi occupo di problemi endocrinologici dell’età evolutiva ed in particolare di obesità, restai fortemente impressionato di quello che raccontavano sui vantaggi della vela, sul fascino del lavoro di gruppo (l’equipaggio) coordinato e sinergico su una imbarcazione sospinta dal vento, in mezzo al mare, sull’alleanza che si respira su una barca, condizione essenziale per vincere una regata.
Rimasi conquistato e chiesi loro cosa ne pensavano di utilizzare l’istruzione allo sport della vela come mediatore per educare ragazzi e adolescenti a prevenire condotte anomale, in particolare i comportamenti alimentari scorretti, specie per quei ragazzini che trascorrono molte ore seduti o distesi davanti ad un video (PC, TV), molti dei quali sono già in sovrappeso o addirittura obesi e quindi a rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari in età successive.
Mi fu spiegato che imparare ad andare a vela, da soli o in equipaggio, significava, a parer loro, imparare a sapersi comportare con se stesso e con gli altri, a saper valorizzare il proprio ruolo nel rispetto di quello degli altri, in altre parole lo sport della vela poteva essere idoneo a formare ed rafforzare il carattere del ragazzo, anche per l’apprendimento del significato profondo della lealtà dei comportamenti nel corso delle competizioni sportive.
Fui sempre più entusiasta e cominciai a pensare e a discutere con i miei amici i vantaggi che potevano derivare ai ragazzi da un’associazione di volontariato che avesse come obbiettivo fondamentale insegnare ai ragazzi ad andare a vela ed anche educarli a scelte alimentari sane finalizzate alla prevenzione di molte malattie metaboliche dell’età adulta. C’era poi da osservare che parlavamo di vela e salute alimentare in un territorio, quale quello Salentino, Pugliese, Mediterraneo, dove molto si parla di “diete e dintorni”, ma le statistiche continuavano e continuano a documentare insuccessi nei risultati (la prevalenza di eccesso di peso in Puglia supera il 40%) per profonde drammatiche carenze di iniziative educazionali nel campo della prevenzione dei disturbi dell’alimentazione e del peso, in favore dei ragazzi e degli adolescenti.
Ne parlammo ancora a lungo prima di decidere ed emerse anche un altro obbiettivo che l’associazione poteva aspirare a raggiungere: far conoscere ai nostri ragazzi aspetti delle tradizioni marinare delle nostre città forse a loro sconosciuti, insieme a memorie alimentari e gastronomiche dei nostri antenati, fatte con i prodotti della nostra terra e del nostro mare, prese da decenni ormai come esempio per una sana alimentazione nientemeno che da popoli d’Oltre Oceano, come gli Americani , che ne hanno fatto loro patrimonio, tradizioni anche queste forse non note a molti dei nostri giovani.
Con questi presupposti, finalmente l’ 8 aprile 2010 vedeva la luce la nostra associazione con il conseguimento dell’iscrizione all’Anagrafe Unica delle Onlus dell’Agenzia delle Entrate della Regione Puglia, nel settore 2 “assistenza sanitaria”.